Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano
de François
Date de publication : 13/05/2023

Texte original

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Legge fondamentale
dello Stato della Città del Vaticano

 

Francesco

 

Chiamato ad esercitare in forza del munus petrino poteri sovrani anche sullo Stato della Città del Vaticano, che il Trattato lateranense ha posto come strumento per assicurare alla Santa Sede l'assoluta e visibile indipendenza e per garantirle la sovranità anche nel campo internazionale, ho ritenuto necessario emanare una nuova Legge Fondamentale per rispondere alle necessità dei nostri giorni.

 

Predisposta e formulata per dare costitutiva fisionomia allo Stato, ai suoi poteri e all’esercizio delle derivanti funzioni, questa Legge – che succede a quella del 1929 e sostituisce quella del 2000 – assume e completa gli aggiornamenti normativi sin qui emanati e i mutati profili istituzionali resi operativi nello Stato anzitutto, con la riforma della Legge sulle fonti del diritto, della Legge sul Governo dello Stato e della Legge sull'ordinamento giudiziario.

 

A queste disposizioni è affidato il compito di rendere operative quelle situazioni derivanti dagli impegni internazionali assunti da questa Sede Apostolica anche per lo Stato, con le rinnovate esigenze che tale aspetto specifico richiede.

 

La presente Legge, fondamento e riferimento di ogni altra normativa e regolazione nello Stato, conferma la singolare peculiarità e l’autonomia dell’ordinamento giuridico vaticano che, distinto da quello della Curia Romana, si caratterizza per riconoscere il diritto canonico quale prima fonte normativa e insostituibile criterio interpretativo. Si vuole così garantire agli atti e alle attività che, dello Stato sono propri, quella necessaria autonomia richiesta dalle funzioni statali. A questo compito è preposto il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano che con la propria struttura organizzativa concorre alla missione propria dello Stato ed è al servizio del Successore di Pietro, a cui direttamente risponde.

 

Agli Organi di governo e a quanti, con diverse funzioni di responsabilità e animati da vero spirito ecclesiale, svolgono stabilmente il loro servizio per lo Stato, questo strumento conferisce l'esercizio di ogni potere conseguente sul territorio, definito dal Trattato lateranense, e negli immobili e nelle aree dove operano istituzioni dello Stato o della Santa Sede e sono vigenti, in forza del diritto internazionale, garanzie e immunità personali e funzionali.

 

Di conseguenza, con la pienezza della sovrana autorità e certa scienza, stabilisco e ordino quanto appresso, da osservarsi come Legge Fondamentale dello Stato:

 

Titolo I

 Disposizioni Generali

 

Articolo 1

 

Il Sommo Pontefice, Sovrano dello Stato della Città del Vaticano, ha la pienezza della potestà di governo, che comprende il potere legislativo, esecutivo e giudiziario.

 

Articolo 2

 

1. Lo Stato della Città del Vaticano assicura l’assoluta e visibile indipendenza della Santa Sede per l’adempimento della Sua alta missione nel mondo e ne garantisce l’indiscutibile sovranità anche nel campo internazionale.

2. Lo Stato e il suo ordinamento sono distinti dalla Curia Romana e dalle altre Istituzioni della Santa Sede.

3. Le funzioni proprie dell’ordinamento statale sono esercitate dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano in conformità alle leggi e alle altre disposizioni normative.

 

Articolo 3

 

1. Durante il periodo di Sede Vacante il Collegio dei Cardinali assicura la continuità delle funzioni dello Stato e ne esercita i poteri.

2. Il Collegio, tuttavia, può emanare disposizioni legislative solo in caso di necessità e urgenza e con efficacia limitata alla durata della vacanza, salvo che esse siano successivamente confermate dal Sommo Pontefice.

 

Articolo 4

 

1. Lo Stato esercita la sovranità e ogni potere conseguente sul territorio come stabilito dal Trattato lateranense dell’11 febbraio 1929.

2. I suoi organi esercitano parimenti i poteri a essi attribuiti, oltre che sul territorio dello Stato, anche negli immobili e nelle aree dove operano istituzioni dello Stato o della Santa Sede, in cui vigono le garanzie e le immunità previste dal diritto internazionale.

 

Articolo 5

 

Fanno parte della comunità dello Stato i cittadini, i residenti e quanti, ad altro titolo e con diverse funzioni e responsabilità, svolgono stabilmente il loro servizio, con spirito ecclesiale, per lo Stato o per la Santa Sede.

 

Articolo 6

 

1. La rappresentanza dello Stato della Città del Vaticano nei rapporti con gli Stati e con altri soggetti di diritto internazionale, nelle relazioni diplomatiche e per la conclusione dei trattati, sono riservate al Sommo Pontefice che le esercita mediante la Segreteria di Stato.

2. Negli altri casi la rappresentanza è esercitata dal Presidente del Governatorato.

3. Il Governatorato partecipa alle Istituzioni internazionali delle quali la Santa Sede è membro in nome e per conto dello Stato.

4. Il Governatorato, attesa la condizione di enclave dello Stato, mantiene rapporti e sottoscrive, con organismi ed enti esteri, atti necessari per assicurare gli approvvigionamenti, i collegamenti, le dotazioni e i servizi pubblici, avendo a riferimento l’art. 6 del Trattato lateranense.

 

Titolo II

Funzione Legislativa

 

Articolo 7

 

La funzione legislativa, salvi i casi che il Sommo Pontefice intenda riservare a Sé stesso, è esercitata dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

 

Articolo 8

 

1. La Pontificia Commissione è composta da Cardinali, tra cui il Presidente, e da altri membri, nominati dal Sommo Pontefice per un quinquennio.

2. In caso di assenza o impedimento del Presidente, la Pontificia Commissione è presieduta dal primo dei Cardinali Membri con maggiore anzianità di nomina e poi di età.

 

Articolo 9

 

1. La Pontificia Commissione esercita i poteri che le sono attribuiti in conformità alle leggi e alle altre disposizioni normative.

2. Le adunanze della Pontificia Commissione sono convocate e presiedute dal Presidente. Partecipano, con funzioni consultive, il Segretario Generale e il Vice Segretario Generale del Governatorato. Possono essere consultati componenti di organismi dello Stato, di Istituzioni della Curia Romana o altri esperti.

3. La Pontificia Commissione disciplina, con apposito regolamento, il proprio funzionamento.

 

Articolo 10

 

1. La Pontificia Commissione approva le leggi e le altre disposizioni normative. Per l’elaborazione dei relativi progetti, si avvale della collaborazione dei Consiglieri dello Stato, dell’Ufficio Giuridico del Governatorato o di altri esperti.

2. Prima della promulgazione, le leggi approvate dalla Pontificia Commissione sono sottoposte alla diretta considerazione del Sommo Pontefice.

3. L’interpretazione autentica delle leggi dello Stato è riservata alla Pontificia Commissione.

4. La Pontificia Commissione emana regolamenti generali nelle materie che non sono riservate alla legge o per la disciplina di materie per quali la legge rinvia a regolamenti fissandone i principi.

 

Articolo 11

 

1. Il Presidente della Pontificia Commissione può emanare ordinanze, decreti e altre disposizioni, in attuazione di norme legislative o regolamentari.

2. In casi di urgente necessità, il Presidente può emanare decreti aventi forza di legge i quali, tuttavia, perdono efficacia se non sono convertiti in legge dalla Pontificia Commissione entro novanta giorni dalla pubblicazione.

 

Articolo 12

 

1. Il Consigliere Generale e i Consiglieri dello Stato sono nominati dal Sommo Pontefice per un quinquennio e costituiscono un Collegio. Svolgono, anche individualmente, funzioni consultive nell’elaborazione delle leggi, degli altri atti normativi e funzioni esecutive.

2. Il Consigliere Generale organizza l’attività e presiede le riunioni del Collegio dei Consiglieri dello Stato.

3. Al Collegio può essere sottoposta dal Presidente del Governatorato, anche su istanza di un’istituzione della Santa Sede, la richiesta di parere per un dubbio di diritto, tale da non richiedere un’interpretazione autentica. Tali pareri possono assumere la forma di dichiarazioni o note esplicative.

 

Articolo 13

 

1. La Pontificia Commissione, in conformità alle regole di contabilità, delibera annualmente, con atti aventi forza di legge, il bilancio preventivo e il consuntivo; inoltre delibera il piano finanziario triennale. Sottopone questi atti direttamente all’approvazione del Sommo Pontefice.

2. Il bilancio assicura l’equilibrio delle entrate e delle uscite e si ispira ai principi di chiarezza, di trasparenza e di correttezza.

3. In caso di necessità, il Presidente può disporre con decreto spostamenti di risorse tra i capitoli di bilancio, mantenendo l’equilibrio dei saldi e tenendo conto della sostenibilità nel tempo.

 

Articolo 14

 

Il bilancio è sottoposto al controllo e alla verifica contabile di un Collegio, composto da tre membri, nominati per un triennio dalla Pontificia Commissione, alla quale riferisce.

 

Titolo III

 Funzione Esecutiva

 

Articolo 15

 

1. Il Presidente della Pontificia Commissione è il Presidente del Governatorato ed esercita la funzione esecutiva in conformità alle leggi e alle altre disposizioni normative.

2. Il Presidente si avvale del Governatorato, i cui organi di governo e organismi concorrono all’esercizio della funzione esecutiva dello Stato, che si esercita negli ambiti previsti dall’art. 4.

3. Le questioni di maggiore importanza sono sottoposte dal Presidente, a seconda del loro rilievo, al Sommo Pontefice o all'esame della Pontificia Commissione.

 

Articolo 16

 

1. Il Segretario Generale coadiuva il Presidente nell’esercizio delle sue funzioni.

2. In caso di assenza o impedimento sostituisce il Presidente, eccetto per quanto riguarda l’emanazione di disposizioni aventi forza di legge e l’adozione di altri atti normativi.

3. Il Segretario Generale rappresenta lo Stato quando è previsto da leggi o regolamenti o per delega del Presidente. Sovraintende all’esecuzione delle leggi e all’adozione di altri atti normativi e attua le decisioni e le direttive del Presidente.

 

Articolo 17

 

Il Vice Segretario Generale collabora con il Presidente e il Segretario Generale, svolge le altre funzioni a lui attribuite, sovraintende alla preparazione e alla redazione degli atti e della corrispondenza. Sostituisce il Segretario Generale in caso di sua assenza o impedimento o per delega dello stesso.

 

Articolo 18

 

1. È competenza propria ed esclusiva dello Stato assicurare le dotazioni, le infrastrutture, i servizi e le forniture, avendo a riferimento l’art. 6 del Trattato lateranense, per le necessità proprie e della Santa Sede.

2. Il Governatorato provvede alla loro acquisizione, distribuzione ed erogazione alle istituzioni dello Stato e della Santa Sede.

 

Articolo 19

 

1. L’organizzazione e le funzioni del Governatorato sono disciplinate dalla Legge sul Governo e da regolamenti adottati dalla Pontificia Commissione o dal suo Presidente.

2. Il Governatorato, con la propria struttura amministrativa, provvede, come compito proprio ed esclusivo, che esercita negli ambiti previsti all’art. 4:

 

a) alla sicurezza, all’ordine pubblico e alla protezione civile;

b) alla tutela della salute, della sanità, dell’igiene pubblica, dell’ambiente e dell’ecologia;

c) alle attività economiche, ai servizi postali, filatelici e doganali;

d) ad ogni infrastruttura di connettività e di rete, all’attività edilizia, agli impianti tecnici, idraulici, elettrici e alla loro vigilanza e manutenzione;

e) alla conservazione, alla valorizzazione e alla fruizione del complesso artistico dei Musei Vaticani, nonché alla sovraintendenza sui beni dell’intero patrimonio artistico, storico, archeologico ed etnografico;

f) ad ogni altra funzione prevista dalla legge o da altre disposizioni normative.

 

Articolo 20

 

Il Presidente del Governatorato, oltre ad avvalersi del Corpo della Gendarmeria, ai fini della sicurezza e della polizia, può richiedere l’assistenza della Guardia Svizzera Pontificia.

 

Titolo IV

Funzione Giudiziaria

 

Articolo 21

 

1. La funzione giudiziaria è esercitata, in nome del Sommo Pontefice, dagli organi costituiti secondo l’ordinamento giudiziario e dagli altri organi a cui la legge conferisce la competenza per specifiche materie.

2. Il Sommo Pontefice, in qualunque causa civile o penale e in qualsiasi stato della medesima, può deferirne l’istruttoria e la decisione ad una particolare istanza con esclusione di ogni altro gravame.

3. Nell’applicare la legge, il giudice si ispira al principio di equità, opera per il ristabilimento della giustizia e favorisce la conciliazione tra le parti. Nelle cause penali, inoltre, il giudice commina la pena in funzione della riabilitazione del colpevole, del suo reinserimento e del ripristino dell’ordine giuridico violato.

4. In ogni processo è garantita l’imparzialità del giudice, il diritto di difesa e il contraddittorio tra le parti.

 

Articolo 22

 

È riservata al Sommo Pontefice la facoltà di concedere l’amnistia, l’indulto, il condono, la grazia e di commutare le pene.

 

Titolo V

 Disposizioni finali

 

Articolo 23

 

1. La bandiera dello Stato della Città del Vaticano è costituita da due campi divisi verticalmente, uno giallo aderente all’asta e l’altro bianco, e porta in quest'ultimo la tiara con le chiavi, il tutto secondo il modello che forma l’allegato A della presente Legge.

2. Lo stemma è costituito dalla tiara con le chiavi secondo il modello che forma l’allegato B della presente Legge.

3. Il sigillo dello Stato porta nel centro la tiara con le chiavi e intorno le parole "Stato della Città del Vaticano" secondo il modello che forma l’allegato C della presente Legge.

 

Articolo 24

 

1. La presente Legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano sostituisce integralmente la precedente del 26 novembre 2000.

2. Parimenti sono abrogate tutte le leggi, le disposizioni, i privilegi e le consuetudini, anche degni di speciale e singolare menzione, in contrasto con la presente Legge.

3. Essa entra in vigore il 7 giugno 2023.



Comando che l'originale della presente legge, munita del sigillo dello Stato, sia depositata nell’Archivio delle leggi dello Stato della Città del Vaticano e che il testo corrispondente sia pubblicato dapprima nel quotidiano L’Osservatore Romano, quindi nel Supplemento degli Acta Apostolicae Sedis, mandandosi a chiunque spetti di osservarla e farla osservare.

Dal Vaticano, 13 maggio 2023

Festa della Beata Maria Vergine di Fatima

XI del Nostro Pontificato.

FRANCESCO


(Loi Fondamentale de l'État de la Cité du Vatican du 13/05/2023 publié publiée en italien le 13/05/2023 dans L'Osservatore romano, CLXIII/49328 (13/05/2023) p. 10, et entant en vigueur le 07/06/2023.)

Texte Français

Traduction inédite privée supervisée par M. l'abbé Christian Paponaud,

chargé d'enseignement à la Faculté de droit canonique de l'Institut Catholique de Paris.

 

 

Loi fondamentale
de l'État de la Cité du Vatican

 

François

 

Appelé à exercer, en vertu de la charge pétrinienne, des pouvoirs souverains également sur l'État de la Cité du Vatican, que le Traité du Latran a placé comme instrument pour assurer au Saint-Siège une indépendance absolue et visible et pour garantir sa souveraineté également dans le domaine international, j'ai jugé nécessaire de promulguer une nouvelle Loi Fondamentale pour répondre aux besoins de notre époque.

 

Prévue et formulée pour donner une physionomie constitutive à l'État, à ses pouvoirs et à l'exercice des fonctions qui en découlent, cette Loi – qui succède à celle de 1929 et remplace celle de 2000 – assume et complète les mises à jour réglementaires effectuées jusqu'à présent et les modifications des profils institutionnels rendus effectifs dans l'État, avant tout par la réforme de la Loi sur les sources du droit, de la loi sur le Gouvernement de l'État et de la Loi sur l'ordre judiciaire.

 

Ces dispositions ont pour objectif de rendre les situations, qui découlent des engagements internationaux pris par le Siège Apostolique, opérationnelles aussi pour l'État, avec les exigences renouvelées que requiert ce point spécifique.

 

La présente loi, fondement et référence de toute autre normes et réglementations dans l'État, confirme la singularité et l'autonomie de l’ordonnancement juridique du Vatican qui, de manière distincte de celui de la Curie Romaine, se caractérise par la reconnaissance du droit canonique comme première source normative et critère d'interprétation irremplaçable. On veut ainsi garantir aux actes et aux activités, qui sont propres à l'État, l'autonomie requise par fonctions étatiques. Cette tâche est confiée au Gouvernorat de l'État de la Cité du Vatican qui, avec sa structure organisationnelle propre, contribue à la mission propre de l'État et est au service du Successeur de Pierre, auquel il répond directement.

 

Aux Organes de gouvernement et à ceux qui, avec différentes fonctions de responsabilité et animés d'un véritable esprit ecclésial, accomplissent de manière stable leur service pour l'État, cet instrument confère l'exercice de chaque pouvoir qui en découle sur le territoire, défini par le Traité du Latran, et dans les bâtiments et les espaces où opèrent les institutions de l'État ou du Saint-Siège et où sont en vigueur, en vertu du droit international, des immunités personnelles et fonctionnelles.

En conséquence, avec la plénitude de l'autorité souveraine et en connaissance de cause, j'établis et j'ordonne ce qui suit, qui sera observé comme la Loi Fondamentale de l'État :


 

Titre I

 Dispositions générales


Article 1

 

Le Souverain Pontife, Souverain de l'État de la Cité du Vatican, détient la plénitude du pouvoir de gouvernement, qui comprend le pouvoir législatif, exécutif et judiciaire.

 

Article 2

 

1. L'État de la Cité du Vatican assure l'indépendance absolue et visible du Saint-Siège pour l'accomplissement de Sa haute mission dans le monde et en garantit son incontestable souveraineté également dans le domaine international.

2. L'État et son ordonnancement sont distincts de la Curie Romaine et des autres Institutions du Saint-Siège.

3. Les fonctions propres à l'ordre étatique sont exercées par le Gouvernorat de l'État de la Cité du Vatican, conformément aux lois et aux autres dispositions.

 

Article 3

 

Pendant la période de vacance du Siège, le Collège des Cardinaux assure la continuité des fonctions de l'État et en exerce les pouvoirs.

Toutefois, le Collège ne peut édicter des dispositions législatives qu'en cas de nécessité et d'urgence et avec un effet limité à la durée de la vacance, restant sauf le fait qu'elles soient ensuite confirmées par le Souverain Pontife.

 

Article 4

 

L'État exerce la souveraineté et tous les pouvoirs sur le territoire comme cela est établis par le Traité du Latran du 11 février 1929.

Ses organes exercent pareillement les pouvoirs qui leur sont attribués, non seulement sur le territoire de l'État, ainsi que dans les bâtiments et les espaces où opèrent les institutions de l'État ou du Saint-Siège et où sont en vigueur les garanties et immunités prévues par le droit international.

 

Article 5

 

Font partie de la communauté de l'État les citoyens, les résidents et tous ceux qui, à un autre titre et avec diverses fonctions et responsabilités, accomplissent de manière stable leur service, dans un esprit ecclésial, pour l'État ou pour le Saint-Siège.

 

Article 6

 

1. La représentation de l'État de la Cité du Vatican dans les relations avec les États et avec d'autres sujets de droit international, dans les relations diplomatiques et par la conclusion de traités, est réservée au Souverain Pontife, qui l'exerce par l'intermédiaire de la Secrétairerie d'État.

2. Dans les autres cas, la représentation est exercée par le Président du Gouvernorat.

3. Le Gouvernorat participe aux Institutions internationales dont le Saint-Siège est membre au nom et pour le compte de l'État.

4. Le gouvernorat, en raison de la situation d'enclave de l'État, maintient des relations et signe, avec des organismes et entités étrangers, les actes nécessaires pour assurer les approvisionnements, les connexions, les dotations et les services publics, en référence à l'article 6 du Traité du Latran.

 

Titre II

 Fonction Législative

 

Article 7

 

La fonction législative, sauf dans les cas où le Souverain Pontife entend se la réserver, est exercée par la Commission Pontificale pour l'État de la Cité du Vatican.

 

Article 8

 

1. La Commission Pontificale est composée de cardinaux, dont le président et d'autres membres, nommés par le Souverain Pontife pour un mandat de cinq ans.

2. En cas d'absence ou d'empêchement du Président, la Commission Pontificale est présidée par le premier des Cardinaux membres ayant la plus grande ancienneté de nomination puis la plus grande ancienneté d'âge.

 

Article 9

 

1. La Commission Pontificale exerce les pouvoirs qui lui sont dévolues conformément aux lois et aux autres dispositions normatives.

2. Les réunions de la Commission Pontificale sont convoquées et présidées par le Président. Participent, avec voix consultative, le Secrétaire Général et le Vice-Secrétaire Général du Gouvernorat. Peuvent être consultés des éléments des organes de l'État ou des institutions de la Curie Romaine ou d'autres experts.

3. La Commission Pontificale règle, par un règlement spécifique, son propre fonctionnement.

 

Article 10

 

1. La Commission pontificale approuve les lois et autres dispositions normatives. Pour l’élaboration des projets correspondants, elle s'adjoint la collaboration des Conseillers de l'État, du Bureau Juridique du Gouvernorat ou d'autres experts.

2. Avant la promulguées, les lois approuvées par la Commission Pontificale sont soumises à l'examen direct du Souverain Pontife.

3. L'interprétation authentique des lois de l'État est réservée à la Commission Pontificale.

4. La Commission Pontificale édicte des règlements généraux dans les matières qui ne sont pas réservées à la loi ou pour la réglementation des matières pour lesquelles la loi renvoie à des règlements établissant les principes.

 

Article 11

 

1. Le président de la Commission Pontificale peut édicter des ordonnances, des décrets et d'autres dispositions, en application des normes législatives ou réglementaires.

2. En cas de nécessité urgente, le Président peut édicter des décrets ayant force de loi, qui toutefois perdent leur efficacité s'ils ne sont pas convertis en loi par la Commission Pontificale dans les quatre-vingt-dix jours à compter de leur publication.

 

Article 12

 

1. Le Conseiller général et les Conseillers d'État sont nommés par le Souverain Pontife pour un mandat de cinq ans et constituent un Collège. Ils exercent, également à titre individuel, des fonctions consultatives dans l'élaboration des lois et des autres actes normatifs, ainsi que des fonctions exécutives.

2. Le Conseiller Général organise les activités et préside les réunions du Collège des Conseillers de l'État.

3. Au collège président peut être soumis par le Président du Gouvernorat, y compris sur demande d'une institution du Saint-Siège, une demande d'avis sur un doute de droit qui ne nécessite pas d'interprétation authentique. Ces avis peuvent prendre la forme de déclarations ou de notes explicatives.

 

Article 13

 

1. La Commission Pontificale, conformément aux règles de comptabilité, délibère annuellement, par des actes ayant force de loi, le budget prévisionnel et le bilan ; en outre, elle adopte également le plan financier triennal. Elle soumet directement ces actes à l'approbation du Souverain Pontife.

2. Le budget assure l'équilibre des recettes et des dépenses et s'inspire des principes de clarté, de transparence et d’exactitude.

3. En cas de nécessité, le Président peut disposer, par décret, des transferts de ressources entre les chapitres du budget, tout en maintenant l'équilibre des comptes et en tenant compte de la viabilité dans le temps.

 

Article 14

 

Le budget est soumis au contrôle et à la vérification comptable d'un Collège composé de trois membres, nommés pour trois ans par la Commission Pontificale, à laquelle il fait son rapport.

 

Titre III

Fonction Exécutive

 

Article 15

 

1. Le Président de la Commission pontificale est le Président du Gouvernorat et exerce la fonction exécutive conformément à la loi et aux autres dispositions normatives.

2. Le Président s'appuie sur le Gouvernorat, dont les organes de direction et les organismes contribuent à l'exercice de la fonction exécutive de l'État, qui s'exerce dans les domaines prévus à l'article 4.

3. Les questions de plus grande importance sont soumises par le Président, selon leur importance, au Souverain Pontife ou à l'examen de la Commission Pontificale.

 

Article 16

 

1. Le Secrétaire Général soutient le Président dans l'exercice de ses fonctions.

2. En cas d'absence ou d'empêchement, il remplace le Président, sauf pour ce qui concerne l'émission de dispositions ayant force de loi et l'adoption d'autres actes normatifs.

3. Le Secrétaire Général représente l'État lorsque cela est prévu par les lois ou les règlements ou par délégation du Président. Il supervise l'exécution des lois et l'adoption d'autres actes normatifs et met en œuvre les décisions et les directives du Président.

 

Article 17

 

Le Vice-Secrétaire Général collabore avec le président et le Secrétaire Général, exerce les autres fonctions qui lui sont attribuées, supervise la préparation et la rédaction des actes et de la correspondance. Il remplace le Secrétaire Général en cas d'absence ou d'empêchement de celui-ci ou par délégation de celui-ci.

 

Article 18

 

1. Il est de la compétence propre et exclusive de l'État d'assurer les dotations, les infrastructures, les services et approvisionnements, en référence à l'article 6 du Traité du Latran, pour ses propres nécessités et celles du Saint-Siège.

2. Le Gouvernorat pourvoit à leur acquisition, à leur répartition et à leur distribution aux institutions de l'État et du Saint-Siège.

 

Article 19

 

1. L'organisation et les fonctions du Gouvernorat sont régies par la loi sur le Gouvernement et par les règlements adoptés par la Commission Pontificale ou son Président.

2. Le Gouvernorat, avec sa propre structure administrative, assure, comme tâche propre et exclusive, qu'il exerce dans les domaines prévus à l'article 4 :

 

a) pour la sécurité, l'ordre public et la protection civile ;

b) pour la protection de la santé, des soins, de l'environnement et de l'écologie ;

c) pour les activités économiques, les services postaux, philatéliques et douaniers ;

d) pour toute infrastructure de connectivité et de réseau, aux activités de construction, aux installations techniques, hydrauliques électriques, et à leur surveillance et entretien ;

e) pour la conservation, la valorisation et la jouissance de l'ensemble artistique des Musées du Vatican, ainsi que la surveillance de tout le patrimoine artistique, historique, archéologique et ethnographique ;

f) pour toute autre fonction prévue par la loi ou par d'autres disposition normative.

 

Article 20

 

Le Président du Gouvernorat, outre l'utilisation du corps de gendarmerie aux fins de sécurité et de police, peut demander l'assistance de la Garde Suisse Pontificale.

 

Titre IV

 Fonction Judiciaire

 

Article 21

 

1. La fonction judiciaire est exercée, au nom du Souverain Pontife, par les organes constitués conformément à l’ordonnancement judiciaire et par les autres organes auxquels la loi confère des compétences pour des matières spécifiques.

2. Le Souverain Pontife peut, dans toute affaire civile ou pénale et à n’importe quel degré d’avancement de celle-ci, en déférer l’instruction et la décision à un organe déterminé, avec exclusion de tout autre recours.

3. Dans l'application de la loi, le juge s’inspire du principe d'équité, travaille au rétablissement de la justice et favorise la conciliation entre les parties. Dans les causes  pénales, le juge inflige des sanctions en vue de la réhabilitation du coupable, de sa réinsertion et du rétablissement de l'ordre juridique violé.

4. Dans tout procès, est garantie l'impartialité du juge, le droit de la défense et le contradictoire entre les parties.

 

Article 22

 

Est réservée au Souverain Pontife la faculté d'accorder l'amnistie, l’indult, l'amnistie, la grâce et de commuer les peines.

 

Titre V

 Dispositions finales

 

Article 23

 

1. Le drapeau de l'État de la Cité du Vatican est composé de deux champs divisés verticalement, l'un jaune adhérant à la hampe et l'autre blanc, et porte dans ce dernier la tiare avec les clés, le tout selon au modèle qui constitue l'annexe A de la présente Loi.

2. Les armoiries sont constituées de la tiare avec les clés, selon au modèle constituant l'annexe B de la présente Loi.

3. Le sceau de l'État porte au centre la tiare avec les clés et autour les mots "État de la Cité du Vatican" selon le modèle constituant l'annexe C de la présente Loi.

 

Article 24

 

1. La présente Loi fondamentale de l'État de la Cité du Vatican remplace intégralement la précédente du 26 novembre 2000.

2. Pareillement, sont abrogées toutes les lois, les dispositions, les privilèges et les coutumes, même dignes mention spéciale et singulière, qui sont en désaccord avec la présente Loi.

3. Celle-ci entre en vigueur le 7 juin 2023.


J'ordonne que l'original de la présente loi, munie du sceau de l'État, soit déposé dans les Archives des lois de l'État de la Cité du Vatican et que le texte correspondant soit publié d'abord dans le quotidien L'Osservatore Romano, puis dans le Supplément des Acta Apostolicae Sedis, chargeant tous ceux à qui cela incombe de l'observer et de la faire observer.

Du Vatican, le 13 mai 2023

Fête de la Bienheureuse Vierge Marie de Fatima.

11° année de Notre pontificat.

 

FRANÇOIS